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La Storia della Diocesi

La Diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato, oggi è il risultato di una lunga serie di variazioni territoriali. Le trasformazioni più significative del XX secolo sono relative alla sede vescovile, che nel 1929 passa, dopo più di settecento anni, da Sarzana alla Spezia e alla definizione dei confini, che dal 1959 rispecchiano i limiti territoriali della provincia della Spezia. La sua storia però è molto lunga e complessa. Tutto ha avuto origine nei primi secoli del cristianesimo, quando la città romana di Luni divenne il centro propulsore da cui partì la prima azione di evangelizzazione di una vasta porzione di territorio circostante. Con il passare del tempo si andò formando una Diocesi che comprendeva l’area che oggi identifichiamo con la provincia di Massa Carrara, la Garfagnana (LU) , l’alta Versilia (LU) e naturalmente l’attuale provincia della Spezia e alcune località della valle del Taro (PR). Tracce dirette dell’organizzazione ecclesiastica territoriale si incontrano già alla fine del V secolo quando il vescovo Felice, partecipando ai Concili Romani del 465 e del 466, indetti da papa Ilario, si sottoscrive come Vescovo di Luni. Nei secoli successivi la presenza vescovile si andò consolidando, anche se la città di Luni al contrario andò incontro ad un progressivo declino. Già nel 1187 il pontefice Gregorio VIII autorizzò la traslazione della sede episcopale da Luni a Sarzana, anche se occorse attendere la bolla di Innocenzo III del 25 marzo 1204 per portare a compimento l’operazione. La residenza del vescovo di Luni rimase tuttavia estremamente mobile, bisogna arrivare alla metà del XV secolo per poter avere una sede stabile e definitiva. Nel 1465 è completata la traslazione della sede diocesana: il pontefice Paolo II mutò la denominazione della diocesi che assunse il titolo di Luni-Sarzana. Il vescovo Antonio Maria Parentucelli (1469-1485), cugino del Papa Niccolò V, suggellò una vicenda secolare completando in Sarzana l’episcopio dove si trasferì. Nel 1787 vengono smembrate oltre cento parrocchie che vanno a costituire in parte la nuova Diocesi di Pontremoli. Nel 1820 viene unita la Diocesi di Brugnato a quella di Luni-Sarzana. Due anni dopo, nel 1822 si sancisce un ulteriore impoverimento territoriale con la creazione della Diocesi di Massa e la contestuale cessione di più di cento parrocchie. Dopo queste trasformazioni ottocentesche, la Diocesi resta sostanzialmente invariata, anche se fino alla metà del Novecento si registrano alcune piccole modifiche territoriali.